Farmaci generici. Usare la non sostituibilità


immagine Il medico è responsabile, anche sotto il profilo legale, del farmaco che viene assunto dal paziente. Per questo la Fimmg dà indicazione a tutti i medici di famiglia di apporre sulle ricette l’indicazione di "non sostituibilità" in tutti i casi in cui lo ritengono necessario. Lo ha spiegato oggi il segretario nazionale del sindacato dei medici di medicina generale in un incontro con la stampa: “Equivalente non significa identico – ha dichiarato Giacomo Milillo -, perché la risposta di un paziente può essere diversa passando dal farmaco originale al generico o da un generico all’altro. Sottolineare questo aspetto non vuol dire mettere in discussione la validità dei generici, ma evidenziare la delicatezza della sostituibilità automatica, non solo tra farmaco ‘originator’ e generico, ma ancor più tra due diversi generici”. Anche perché, come ha sottolineato il farmacologo Francesco Scaglione, bisogna tener conto del “bio creep”: se un generico per essere considerato equivalente rispetto al farmaco originario non deve differire di più del 20%, ma la differenza tra due generici può quindi arrivare ad essere del 40%. Troppo per considerarli davvero interscambiabili in una terapia. Per fare chiarezza sulla questione Fimmg sta elaborando un dossier sui farmaci generici e sulla loro sostituibilità, che sarà disponibile a breve sul sito internet del sindacato, ma che intanto è stato reso disponibile in una prima bozza sintetica. (allegata)


______________
 • l'articolo completo
 •
l'articolo completo
xxx Fonte : quotidianosanita.it
inserito il 18 aprile 2012 (640)
- Generale