ABOLIZIONE PROVINCIA DI ROVIGO - preoccupazione dell'OMCEO ROVIGO


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"Non capisco perchè, per diminuire i costi della politica, si debbano cancellare identità territoriali e smembrare interi territori. Se si ritene che le competenze in capo alle Amministrazioni Provinciali (quelle residue dopo l' istituzione delle Regioni) non giustifichino i costi per la loro sopravvivenza, ebbene, si ridestribuiscano tali competenze fra la Regione ed il Comune capoluogo di Provincia, lasciando inalterato il territorio e la Provincia. In questo caso sarebbe il Comune capoluogo di provincia a svolgere i compiti dell' Amministrazione Provinciale e non verrebbe stravolto tutto l' assetto istituzionale del Polesine e la geografia del nostro paese con tutte le conseguenze negative. Si potrebbero così eliminare non alcune, (in base a criteri astratti) ma tutte le Province, intese come Uffici Amministrativi."- Inizia così la conferenza stampa del Presidente Francesco Noce convocata presso l'Ordine dei Medici dove ha espresso la grande preoccupazione per il rischio concreto di caos istitutzionale, ed in particolare sanitario, conseguente allo stravolgimento dell'ossatura amministrativa periferica che potrebbe verificarsi con la soppressione della provincia e la riassegnazione delle competenze a istituzioni limitrofe.
Dove andrebbero a finire le due Asl? Una parte a Padova e una magari a Mantova o Verona? Il discorso di cambio regionale poi è impercorribile perché in campo sanitario ogni regione ha regole diverse. Ma restando nel Veneto che ne sarà ad esempio dell’ospedale di Rovigo?, per il quale il presidente rivendica all'Ordine un ruolo determinante rispetto al piano sanitario regionale in approvazione. L’ospedale di Rovigo è catalogato come provinciale. Nel nuovo piano sanitario regionale gli ospedali di riferimento sono quelli con bacino di utenza di circa 1 milione di abitanti. Se Rovigo è stato salvato, è merito dei medici di Rovigo: il nostro ospedale provinciale anche senza i requisiti di bacino è stato infatti considerato centro di riferimento, altrimenti gli sarabbe stata tolta anche l’emergenza assieme ad altri reparti (neurochirurgia ecc).
Adesso che succederà? L’ospedale di Rovigo sarebbe declassato in serie b e di conseguenza quelli di Trecenta e Adria diventerebbero di serie c, con tutte le ricadute negative sull’utenza.
E poi ci sarebbe il problema dell’esodo dei pazienti: supponendo che Castelmassa venga inglobata a Mantova, che interesse avrebbe Mantova per i pazienti polesani e idem dicasi per Padova o Ferrara. Se aboliscono la nostra Provincia sarebbe il caos. Ad esempio, con cosa verrebbero sostituiti i progetti in atto? Di quì la grande preoccupazione non solo per Rovigo, ma per tutta la sanità veneta!!


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la Voce di Rovigo
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il Gazzettino
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Rovigooggi.it
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il Resto del Carlino
il Resto del Carlino
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Corriere Veneto
xxx Fonte : Presidenza OMCEORO
inserito il 18 agosto 2011 (1179)
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