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IL CASO

"Stop ai permessi e multe ai medici: pronti allo sciopero"

L'attacco del presidente dell'Ordine al sindaco: "Tante promesse, ma poi non ha fatto nulla per sistemare la situazione"

"Lavoravamo 13 o 14 ore al giorno. Che tragedia, la morte dei colleghi"

Francesco Noce, presidente dell'ordine dei Medici di Rovigo

Situazione insostenibile per i medici di base di Rovigo. Dopo tre anni e mezzo di attesa interviene l’ordine dei medici e chirurghi di Rovigo con il presidente Francesco Noce, che ha ricevuto diverse telefonate da parte di medici di medicina generale che hanno ricevuto multe per divieto di sosta su parcheggi blu o aree dove non era possibile sostare. Infatti, fino al 2019 i 31 medici di base del comune di Rovigo erano dotati di un permesso che gli concedeva di poter sostare ovunque durante il loro orario di lavoro e per evidenti motivi lavorativi (assistenziali) in qualsiasi zona della città, sia a domicilio che direttamente davanti al proprio ambulatorio. Questo permesso - ha ricordato ieri Noce in conferenza stampa - è stato cambiato durante l’amministrazione del sindaco Edoardo Gaffeo “creandone uno che non dava più questa libertà di sosta, ma solo di poter transitare lungo le Ztl”.

“Ho ricevuto tantissime chiamate - dice Noce - da parte di molti medici di medicina generale che hanno ricevuto multe durante una loro visita a domicilio per pazienti che necessitavano di cure o, anche, di sosta davanti al proprio ambulatorio. Ovviamente ho fatto presente questa problematica al primo cittadino di Rovigo, il quale ha detto che avrebbe sistemato quanto prima il problema, ma ad oggi, dopo tre anni e mezzo, non vi è stata alcuna soluzione, anzi. Ciò che più mi delude è che ci siamo visti in più occasioni ed è sempre stato lui a rassicurarmi che tutto si sarebbe sistemato, ma non ho visto nulla, per questo mi sono permesso di mandare una lettera proprio al sindaco per evidenziare la situazione”.

Successivamente il presidente dell’ordine dei medici e chirurghi di Rovigo racconta quello che succederà nel caso non si arrivi a una soluzione al più presto: “La Simg (Società italiana di medicina generale) mi ha comunicato che, in caso di nessuna risposta, indirà lo stato di agitazione ed eventualmente un vero e proprio sciopero, iniziando con l’abbandono degli ambulatori periferici. Questo per sensibilizzare le persone a questa situazione veramente inconcepibile”. Concludendo con una nota positiva: “Dopo aver inviato la lettera mi ha chiamato direttamente l’assessore Giorgia Businaro (con delega alla Polizia Locale) che mi ha promesso il suo totale impegno per questa situazione e che verrà risolto al più presto; quindi spero che si riesca veramente ad arrivare a una soluzione dei medici di base e del servizio che ogni giorno svolgono per la comunità rodigina e non solo”.

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